MERCOLEDI' SANTO - La "Via Crucis" cittadina

Il Mercoledì Santo la Chiesa ricorda la triste storia di uno che è stato Apostolo di Cristo: Giuda ed il suo tradimento.
A San Nicandro Garganico la giornata Santa inizia per tutti i cattolici con il tradizionale Precetto.
La mattinata è dedicata ai ragazzi delle scuole della città che, in modo composto, si recano nelle Parrocchie di appartenenza per celebrare la Santa Messa in preparazione del Triduo Pasquale.
Nel pomeriggio i sacerdoti ed i monaci della nostra comunità si riuniscono nella Parrocchia Matrice di Santa Maria del Borgo (detta Chiesa Madre), dando così inizio alla più grande celebrazione penitenziale dedicata alla “confessione” di tutti i fedeli sannicandresi.
Poco distante, alle prime luci della sera, nella Chiesa dell'Addolorata, la Confraternita della Pietà o Morte si ritrova immersa in un grande silenzio, tutti seduti intorno all'altare (un semplice tavolo in legno) per vivere, insieme al Padre Spirituale Don Giancarlo Borrelli, l'ultima cena di Nostro Signore.
Le porte della piccola Chiesa sono chiuse ai fedeli, l'odore del pane azzimo appena sfornato ed il calice ricolmo di vino riporta tutti indietro nel tempo a circa 2000 anni fa. Il canto del “Miserere” è la giusta colonna sonora per immergersi nel momento spirituale più forte vissuto da questo gruppo di uomini che, tra poche ore, con il loro abito nero ed il cappuccio che ne coprirà il volto, saranno i protagonisti dei riti della Settimana Santa sannicandrese.
E' ormai buio fuori e nelle viuzze del centro storico del paese ai piedi della Chiesa Madre prende corpo la processione della Via Crucis cittadina che abbraccerà molti quartieri di San Nicandro infatti, le quattordici stazioni sono dislocate nelle strade e piazze principali.
La grande Croce Nera, alta circa 4 metri, (in passato era molto più alta poi fu tagliata per facilitarne il trasporto) è portata da laici e da alcuni componenti delle Confraternite del SS Sacramento, SS Rosario e SS Maria di Costantinopoli, senza che gli stessi indossino l'abito di rito così come vuole la tradizione, mentre i fedeli che non hanno potuto seguire la processione si affrettano ad affacciarsi alle finestre oppure ad uscire sui balconi delle proprie abitazioni per accendere un cero, un lume o semplicemente seguire il passaggio dell'imponente Croce.
Ad animare le stazioni della via dolorosa oltre al Parroco Don Roberto De Meo vengono coinvolti i giovani, le donne e le famiglie di tutte le realtà parrocchiali della città, impregnando così la Via Crucis di un significato ancora più profondo che lega i sannicandresi alla Passione di Cristo.
Quando dal campanile della Chiesa Madre si odono i dodici rintocchi che annunciano ormai il nuovo giorno la grande Croce rientra nel silenzio di tutti e viene riposta nella cappella dedicata ai Misteri.
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- Testo a cura dell' avv. Angelo Diana.
- Foto a cura di Nazario Cruciano.

Gemellaggio Confraternite San Nicandro - Molfetta

Tra il 2004 ed il 2005 le Confraternite della Pietà o Morte di San Nicandro Garganico e della Morte di Molfetta si sono gemellate mediante uno scambio di visite che hanno rappresentato un momento forte di comunione e di confronto tra esperienze confraternali diverse.

Visita della Confraternita della Pietà o Morte di San Nicandro Garganico a Molfetta - (2/10/2004)

Vistita dell' Arciconfraternita della Morte di Molfetta a San Nicandro Garganico - (5/6/2005)
** Esprimo il mio doveroso e sentito ringraziamento al carissimo amico avv. Angelo Diana per avermi fornito il materiale documentario che mi ha consentito di realizzare questa scheda monografica sulla Settimana Santa di San Nicandro Garganico.